Decluttering significa vivere meglio, e non solo in casa
Prima ancora di Netflix e di Marie Kondo, prima ancora di Geraline Thomas, guru americana del “fare spazio”, e della serie infinita di libri, riviste e youtuber specializzati e prolissi, a descrivere correttamente il decluttering fu un’insospettabile Coco Chanel quando, sagace e puntuale come sempre, affermò che per vestirsi bene basta “guardarsi allo specchio e togliere l’ultima cosa che si è indossata”. E cioè, appunto, fare ordine in nome dell’essenziale.
Principi che, passando dalla moda alla vita di tutti i giorni, possono aiutarci a creare un maggiore benessere, partendo dalle stanze della nostra casa. Fare decluttering, infatti, vuol dire mettere in ordine, eliminando il superfluo e lasciando che lo spazio – fisico e, per estensione, anche mentale e spirituale – trovi una nuova dimensione, più equilibrata e armonica. Una moderna filosofia di vita, un’attività che provoca un vero e proprio beneficio interiore, permettendoci non solo di vivere in ambienti più confortevoli ma anche – più semplicemente – di vivere meglio.
Le regole del decluttering in casa: vendere, donare, buttar via
Ma come si esegue un perfetto decluttering? Innanzitutto scegliendo gli oggetti che ci rendono felici e donare, gettare o vendere quelli che, invece, non amiamo o non sono più utili. Questo perché riciclare vuol dire regalare un nuovo ciclo di esistenza agli oggetti e, allo stesso tempo, ci permette di dare un taglio benefico e positivo al passato guardando al futuro con più leggerezza e serenità.
Bisogna, poi, avere metodo: dedicare 10 minuti al giorno per eliminare almeno due oggetti, selezionandoli tra quelli che affollano le nostre case, così da ridurre piano piano il disordine. Cominciare dai contenitori più grandi, come gli armadi o le dispense, è una buona regola per mettere ordine nei luoghi di solito più sovraffollati, e sistemare l’ingresso di casa eliminando qualunque oggetto non di uso quotidiano, è un ottimo metodo per non perdere tempo al mattino, alla ricerca delle chiavi di casa.
Il decluttering a tavola e il benessere di una dieta più semplice
Quello del decluttering è un principio universale, e può facilmente applicarsi – con conseguenze sempre positive – anche alla dieta. Fare ordine a tavola, ad esempio, vuol dire semplificare e rendere meno caotica la nostra dieta, rendendola più funzionale e salutare.
Anche qui la parola d’ordine è “metodo”: selezionare, scegliere, valutare. A cominciare dall’etichetta, che dovrebbe sempre contenere pochi elementi (un massimo di 5, a grandi linee) perché quando troppo ricca si arricchisce soprattutto di conservanti e insaporenti, che tendono ad essere dannosi per il metabolismo e per il nostro benessere in generale.
Così come la lista degli ingredienti in etichetta, anche la filiera – ovvero il percorso di produzione di un alimento, dalla materia prima al prodotto finito – dovrebbe essere il più breve possibile e costantemente monitorata, così da garantire non solo un monitoraggio degli alimenti ma anche il minor ciclo di lavorazione e raffinazione possibile. Per un ottimale decluttering della nostra dieta, infine, il consiglio più importante è scegliere: un’alimentazione più sana, ad esempio, con prodotti freschi e selezionati o delle alternative a base vegetale da integrare all’interno di una dieta iperproteica, per riequilibrare nutrienti e metabolismo.